Cessione credito 110. Cosa fare prima di scegliere la banca

Diversi sono i contributi che abbiamo dedicato al superbonus 110 %. Ad esempio: Superbonus e cessione credito 110: 3 esempi per capire quando conviene. Oppure: Superbonus e sconto in fattura. Possibile fare i lavori gratis? Delle tre opzioni che la norma ci propone (detrazione, cessione credito 110 o sconto in fattura), abbiamo convenuto come la detrazione permetta di sfruttare appieno questa nuova agevolazione. Infatti, per chi vuole beneficiare del superbonus al 110%, la scelta più conveniente rimane quella di scontare direttamente il credito d’imposta dall’Irpef dovuta. Ma sarà probabilmente la scelta meno frequente. E con esito più incerto. (fonte: ilsole24ore).

Cessione credito 110: la detrazione

Se il contribuente fosse in grado di pagare i lavori senza ricorrere a un finanziamento, si troverebbe nella situazione ideale. Lo sconto diretto del bonus gli consentirebbe di intascare il 10% in più della spesa detraibile sostenuta. Attenzione però. Non stiamo parlando di un guadagno del 10%. Si tratta più che altro di una somma che può essere utile per coprire eventuali spese non detraibili. Oppure spese detraibili con percentuali inferiori al 110%. Questa scelta, per fruire pienamente dello sconto fiscale, presuppone però che il proprietario abbia un reddito crescente con l’investimento. Facciamo un esempio. Per una spesa di 96mila euro in opere antisismiche agevolate al 110% occorre un imponibile di almeno 65mila euro. Ecco perché il grosso dei contribuenti potrebbe decidere di avvalersi dell’alternativa della cessione credito 110 da superbonus a una banca o a una compagnia assicurativa.

Oppure potrebbe sfruttare la formula dello sconto in fattura concessa dall’impresa che esegue i lavori. Impresa che, tuttavia, può avere difficoltà a scontare dalle imposte il credito acquisito, preferendo cederlo a sua volta a una banca. Pressoché tutte le grandi banche operanti in Italia sono disposte ad acquistare il credito d’imposta dal proprietario dell’immobile. Se a cederlo è una persona fisica, non si scende mai sotto 100. Ne abbiamo parlato anche qui. Di conseguenza, qualunque banca scelga, il proprietario riceverà una somma almeno pari all’importo sul quale calcolare il credito d’imposta.

Cessione credito 110. Il ruolo della finanza ponte

Prima di scegliere una banca conviene però fare una valutazione più profonda. Che non tenga conto solo del prezzo di acquisto dei crediti. È importante accertarsi che l’istituto sia disposto anche a concedere un finanziamento ponte. A che pro? Per coprire le spese dell’intervento prima che diventi possibile cedere il credito. In altre parole:

  • – con queste somme viene eseguito il pagamento delle fatture dei fornitori.
  • – le spese vengono così inserite nelle varie asseverazioni.
  • – ottenendo infine il visto di conformità sulla comunicazione di cessione credito 110. Dopo che la cessione credito 110 sarà comunicata all’Agenzia Entrate, le banche acquisiscono il credito chiudendo il finanziamento ponte.

Per i proprietari che hanno redditi bassi e pochi risparmi, infatti, dalla chance di finanziamento potrebbe dipendere la possibilità stessa di beneficiare del bonus. Sulla percentuale di spesa finanziabile, sulla durata del prestito e sul tasso di interesse applicato, le offerte differiscono da banca a banca. Alcune addirittura non prevedono la concessione di questo finanziamento. È probabile che le condizioni alle quali la banca sia disposta ad acquistare il credito d’imposta o concedere un finanziamento dipendano da quanto “tiene” al cliente. E’ difficile che sia disposta a perderlo per non modificare di qualche decimo di punto percentuale il prezzo d’acquisto. Oppure il tasso d’interesse.

In generale, le condizioni applicate ai condomìni sono le stesse previste per le persone fisiche, mentre nella maggioranza dei casi si rivelano più onerose se la cessione credito 110 è proposta dalle imprese esecutrici dei lavori. In questo caso, prevalgono le banche disposte a pagare non più di 100 per acquistare da un’impresa un credito d’imposta che vale 110.

Per qualsiasi dubbio o precisazione, il nostro studio rimane a disposizione.